MARIENI SAREDO

Personaggi - Un poco di Storia - Curiosità - Fotografie

 

Il Casato dei Marieni | Il Casato dei Saredo | Carlo Marieni - Repubblicano | Capo Battaglione Col. Giuseppe Marieni | Giovanni Marieni - Cartografo
General Mayor Giacomo Marieni  | Luigi Marieni Medico Ricercatore | Generale Giovanni Battista Marieni  | Ambasciatore Alessandro Marieni Saredo

Sen. Giuseppe Saredo - Docente Universitario | Luisa Saredo - Storica e Scrittrice di Romanzi | Avvertenze Legali | Home Page | Vai a Fondo Pagina

 

Rassegna stampa + Curiosità

+ La Campagna di Libia 1913 - 14

+ L' Aviazione 1916 - 1917

+ Al Comando Generale del Genio

 

+ Il Gen. Marieni e G. D'Annunzio

GENERALE GIOVANNI BATTISTA MARIENI

 + Lettera di D'Annunzio 23.7.1917

+ Risposta di Marieni del 26.7.1917

 

 + Lettera di D'Annunzio 11.9.1917

+ Risposta di Marieni del 17.9.1917

ALLA DIREZIONE GENERALE DELL'AERONAUTICA

 + Lettera di D'Annunzio 2.10.1917

+ Lettera di D'Annunzio 10.6.1919

25 DICEMBRE 1915 - 28 OTTOBRE 1917

 + Felicitazioni per Volo su Vienna

+ Risposta di D'Annunzio 27.8.18

 

+ Foto del Volo su Vienna

CORRISPONDENZA CON GABRIELE D'ANNUNZIO

ED IL VOLO SU VIENNA

 + Volantino Lanciato su Vienna

 + Il vero Merito dell' Impresa

   

1) Lettera 10.8.1918 del Ten.Col. Umberto Savoja, progettista dello SVA (biplano da caccia e ricognizione)

2) Minuta della risposta di Marieni del 14.8.1918

Per il testo in caratteri di stampa  VAI>>>

 

 

 

 

 

   

L'ingegner Umberto Savoja nasce a Torino il
4 febbraio 1884.
Entrato nel 1901 nell' Accademia militare, si specializza nella Scuola di applicazione di artiglieria e genio.
Le sue esperienze aeronautiche iniziano nel 1908 quando viene assegnato al Battaglione Specialisti del Genio come pilota di sferico. All'apertura della prima scuola di aviazione italiana ad opera del Club degli Aviatori di Roma l'ingegner Savoja viene prescelto come istruttore e prende parte quindi alla prima serie di voli sotto la guida di Wilbur Wright a Roma nel 1909.
In seguito all'attività di pilota affianca quella di progettista e costruttore, creando un'officina per la costruzione e la riparazione degli aeroplani necessari alla scuola.
Lascia l'aviazione per un breve periodo nel 1914, in

Ten. Ing. Umberto Savoja

 quanto frequenta il corso della Scuola di Guerra.

Fino al 1917 è stato capo dell'ufficio tecnico dell'aviazione militare: a  questo periodo risalgono le sue realizzazioni più famose, l'SP (Savoja Pomilio) 2, l'SP 3, ma soprattutto lo SVA (Savoja, Verduzio, Ansaldo).
Intraprende inoltre anche lo studio di programmi per la costruzione di materiali aeronautici militari, ma in seguito a disaccordi sul programma chiede ed ottiene di lasciare l'aviazione per avere il comando di un battaglione di zappatori della 3ª
Armata, con il quale partecipa alla Battaglia del Piave.
A fine conflitto viene incaricato di  insegnare presso la  Scuola di Guerra di  Torino e  vi
rimane fino al 1926.
È stato vice ispettore presso l'Ispettorato tecnico automobilistico.
Nel  1929 ha lasciato il  servizio militare per entrare alla  Fiat,  dove ha  diretto  le attività connesse con l'aviazione. 
È deceduto il 4 giugno del 1954.

 

10 Agosto 1918

Eccellenza

il giorno in cui gli S.V.A. giungendo a Vienna vi hanno dimostrato una volta ancora la superiorità Italiana, mentre ad altri ne va la gloria, ad una Ditta che non ha concepito, ad un commissario che nulla ha fatto per aiutare gli uomini e le teorie di cui lo S.V.A. è prodotto e conseguenza, permetta Eccellenza che invii a Lei cui veramente si deve il trionfo di oggi, a Lei che ci ha sostenuti, incoraggiati ed appoggiati negli studi e nello sviluppo del lavoro, a Lei cui si deve la realizzazione dell ' Idea un memore e devoto ossequio.

                                                          Suo dev. Subalterno

                                                              f.to U.Savoja

 

 

Minuta della risposta di Marieni del 14.8.1918:    Per il testo in caratteri di stampa  VAI>>>

 

 

Caro Savoja

Un poeta del nostro risorgimento scrisse:

non veste seta chi filò gli strami. Il mondo è dei secondi non dei primi. Parlava di Calatafimi: e aveva ragione. I versi si attagliano ancor oggi, agli avvenimenti che viviamo.

Ella e Verduzio trassero dal nulla la macchina vittoriosa: erano il presagio e la concezione geniale. Nel silenzio operarono, nel silenzio vivono.

Forse se qualche futuro ministro avrà un parente scultore, sarà loro costruito anche un orrido monumento. Ma, per ora, la gloria è accaparrata da altri. Pazienza.

A uomini come lei è bastevole la soddisfazione intima d'aver compiuto il proprio dovere, di aver dato ogni propria energia per il conseguimento dell'Ideale.

Ma io desidero che in quest'ora che segna il suo oscuro trionfo Ella senta vincere l'amarezza umana dalla parola affettuosa di chi la comprese e pronosticò il volo vittorioso della sua ala.

 

 

 

 FONTI e LINKS di approfondimento

http://www.earlyaviators.com/esavoja.htm

http://www.centennialofflight.gov/essay/Aerospace/Savoia/Aero62.htm
 

  http://it.wikipedia.org/wiki/Ansaldo_S.V.A.
 

 Inizio Pagina