Eccellenza,
Non so dirLe, con quanta commozione io abbia ricevuto le Sue
parole affettuose. Con me i miei compagni testimoniano la loro riconoscenza
e la loro fierezza all'antico Capo.
Non ho mai dimenticato il giorno in cui ebbi l'onore d'
incontrarLa per la prima volta, nella nostra Udine. E nessuna affermazione
di quel caldo colloquio m'è fuggita dalla memoria. Erano grandi propositi,
erano grandi speranze.
Ho proseguito i propositi, ho alimentato le speranze.
Soltanto questo mi fa meritevole della Sua benevolenza, a cui faccio in
silenzio una più alta promessa (1).
Oso offerire a V. E. alcuni «ricordi» viennesi.
Li accolga per segno della mia devozione riconoscente.
Gabriele d'Annunzio.
27-VIII-1918.
NOTE
1) Voleva alludere all'imminente marcia
di Ronchi ? |