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GENERALMAJOR JACOB (GIACOMO) MARIENI |
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DEL GENIO MILITARE AUSTRO UNGARICO |
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ISTITUTO GEOGRAFICO MILITARE dell'I. R. STATO MAGGIORE AUSTRIACO |
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L'attività cartografica non era stimolata solo da finalità militari o commerciali sull'alto mare, ma anche da necessità di tipo amministrativo che, nell'Italia settentrionale raggiunsero il culmine alla fine del Settecento con l'istituzione del catasto teresiano e poi napoleonico. |
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A Milano, nel 1796, fu infatti creato un Bureau topografico al seguito
dell'armata napoleonica, diretto dall'ingegnere geografo militare
Bacler D'Albe, che allestì il progetto di
una carta del "teatro di guerra" in Italia. |
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Bacler D'Albe |
Ferdinando Visconti, successivamente direttore dell' Officio Topografico di Napoli, già fondato nel 1781 da |
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Giovanni Antonio Rizzi Zannoni. |
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G.Antonio Rizzi Zannoni |
due sezioni: carte militari prodotte dalla Marina e vedute di città. |
Ferdinando Visconti |
Le
vedute, in epoca imprecisata ma certo non recente, sono state individualmente e
molto sommariamente elencate a mano su foglietti sciolti. |
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Infatti dopo la Restaurazione, costituito il
Regno Lombardo-Veneto, il "Deposito" fu trasformato nel più ampio "Istituto
Geografico Militare dell'I. R. Stato Maggiore austriaco",
pur mantenendosi il preesistente personale italiano sotto la direzione del
Campana, nel frattempo promosso generale, che conservò l'incarico sino alla
morte avvenuta nel 1841. |
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Charles F. Beautemps Beaupré |
Photo Guillaume Rueda : Buste exposé au SHM Vincennes. Fonte: Cols Bleus n.2570 des 14 et 15 avril 2001 |
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Una descrizione del Mare
Adriatico e delle coste veneto-dalmate di Charles François Beautemps-Beaupré
alla pagina: |
Tra le carte
che scaturirono da quella cooperazione multinazionale, l'Istituto
Idrografico ne conserva una del golfo di Venezia: con lettere viene indicata
la natura del fondo, secondo un' usanza recentementeinvalsa
nell'uso corrente, introdotta dall'idrografo
spagnolo
Vincente Tofiño
sul finire del secolo precedente. L' Istituto Idrografico della Marina possiede anche alcune copie della seconda edizione del voluminoso Portolano del Mare Adriatico di Giacomo Marieni, complementare alla Carta, pubblicato nel 1830 e riedito nel 1845. |
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Frontespizio della Carta di cabotaggio del Mare Adriatico, 1822-24, in 14 tavole, prodotta nell'I.R. Istituto Geografico Militare austriaco, a Milano, in cooperazione con il R. Officio Topografico del Regno di Napoli e con l'Ammiragliato britannico. (Istituto Idrografico della Marina). |
La
Carta ebbe una riedizione nei successivi anni Sessanta, di cui un
esemplare è conservato presso l'Archivio Storico di Zara. |
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centro- settentrionali, nel 1839 il 'Deposito' fu trasferito a Vienna, dove assunse la denominazione di K.u.K.Militär Geographischen Institut. La cartografia nautica per uso esclusivamente militare era invece prodotta presso la base navale istituita nel 1856 a Pola, con annesso arsenale e servizio idrografico.
FONTI e LINKS di approfondimento Questo articolo è tratto integralmente dall' eccellente sito web www.sullacrestadellonda.it interessantissimo e ricchissimo di notizie, del quale consigliamo la consultazione per qualsiasi argomento legato al mare. http://www.archiwebmassacarrara.com/percorsi/biografie.php#tofino
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