Geografo e geodeta illustre, Generale del Genio
Imperiale austriaco, fu tra i capi del celebre Istituto
Geografico Militare di Vienna e poi di quello di Firenze.
Cugino di Giuseppe Marieni, Capo Battaglione del Genio nella campagna
napoleonica di Russia,
nacque ad Averara il 29 maggio 1783 e studiò
a fondo le scienze fisiche e matematiche
a Milano con prestigiosi educatori
e matematici dell'epoca.
Astronomo a Brera, seguita la
carriera militare, divenne colonnello del Genio militare nell'esercito
Austro-ungarico ed ebbe alta rinomanza per i lavori intrapresi durante
la
sua laboriosa carriera.
Fu direttore del
"Deposito della Guerra" dal 1814 al 1839.
A lui si devono notevoli opere
scientifiche e topografiche, in particolare il "Portolano del Mare Adriatico", opera colossale che
descrive le profondità e la natura
del fondo marino,
che andava
a corredo della Carta di Cabotaggio del Mare Adriatico realizzata tra 1822 e
il 1825 da
Campana,
Bordiga
e dallo stesso Marieni.
Prezioso strumento per la navigazione,
il questo portolano
verrà utilizzato per tutto il
XIX° secolo anche dalla Marina Militare
Italiana.
Questo alto ufficiale, fedelissimo all'Imperatore, era chiamato dai
nipoti a Bergamo lo "zio sior" cioè lo zio ricco.
Era scapolo e le sue
sostanze sarebbero dovute passare ai
figli del fratello.
Costoro però erano di sentimenti liberali e si erano
battuti per l'unità d'Italia contro
l'Imperatore.
Uno dei nipoti era
persino stato condannato a morte in contumacia avendo -
da buon tiratore e cacciatore
di camosci quale
era - accoppato di sua mano,
durante la
rivolta di Bergamo del 1848, una mezza dozzina di odiati gendarmi croati (gli
S.S. dell'epoca!).
Dopo la battaglia di Novara
questi rimase
in Piemonte arruolato nell'Esercito sardo.
Così lo "zio sior"
diseredò
tutti i nipoti,
lasciando i suoi averi in beneficenza all'
Ospedale Maggiore di Milano e a quello centrale di
Vienna.
Andato in pensione il 16 gennaio 1860 con
il grado di Generale Maggiore dell'esercito austro-ungarico, fu socio di varie
accademie scientifiche ed insignito del titolo di commendatore di più ordini.
Morì a Milano il 22 Aprile 1867. E' sepolto al Cimitero Monumentale
accanto al cugino Luigi.
Giacomo Lombroso, nelle "Vite
dei Primarj Generali e Ufficiali che si distinsero nelle guerre Napoleoniche dal
1797 al 1815", Milano, Coi Tipi Borroni e Scotti, 1843,
illustra la
biografia di Guseppe Marieni Capo Battaglione del Genio
e nelle
annotazioni, parla anche del cugino Giacomo:
a pagina 4 del numero di "LE FORZE ARMATE"
del 7 luglio 1931 troviamo l'articolo qui sotto riportato
"Giacomo Marieni
studiò profondamente le scienze fisiche e matematiche, da prima in Milano
coll' assistenza di G. A. Tadini, indi a Pavia sotto il Volta, il Brunacci, lo
Stralico e il Mangili. Dopo fu ammesso dagli astronomi di Brera come ausiliario pei lavori di una carta topografica della repubblica
italiana, e così esercitossi nelle operazioni trigonometriche sotto gli
occhi dell'Oriani.
Nel 1806, entrò nel così detto Deposito generale del ministero della guerra,
ove si tenne continuamente occupato nella parte scientifica, della quale (al
ritirarsi del celebre Visconti che passò a Napoli) ricevette anche la
direzione nel 1814, allorché il detto Deposito, cangiando nome,
assunse quello di "I.R. Istituto geografico militare".
Nel 1839 poi venendo l’Istituto traslocato a Vienna, ove ricevette nuovo
incremento e lustro per la concentrazione in esso dell'ufficio topografico dell'I.R.
stato maggiore generale, anche il Marieni si trasferì nella detta città, e vi
fu nominato direttore dell'ufficio di triangolazione e dei calcoli.
Egli poi era stato promosso a capitano nel 1830, a maggiore nel 1838, e
nel corrente 1843, gli venne conferito il grado di tenente-colonnello.
Ma più che i gradi e le promozioni militano per la gloria di Giacomo Marieni i
lavori da esso intrapresi e compiti durante la laboriosa sua carriera.
Sino dal 1811 egli misurò una rete trigonometrica nella Valtellina, nei monti
Veneti, e nelle Marche d' Ancona e di Macerata; ebbe pure l'incombenza di una
revisione astronomica ed idrografica della costa italiana bagnata dal mare
Adriatico, che eseguì da Monterobbiano sino alla Marca di Fermo.
Nel 1812, fu destinato, insieme con altri ufficiali, di formare una pianta del
territorio di Ferrara, corredata di livellazioni, per servire a meglio regolare
il corso delle foci del Po; e intorno a questo suo lavoro pubblicò una Memoria
nel tomo 96 della Biblioteca italiana.
Fu spedito a Parigi nel 1816 per ritirare le mappe militari e le operazioni
trigonometriche fatte in comune dagli ingegneri geografi italiani e
francesi nel territorio del regno italico.
Passò poscia in Dalmazia per attendere e dirigere i lavori necessarj per le
due carte del mare Adriatico, una di cabotaggio in ventidue fogli, e l'altra
generale in due fogli, opera importantissima che lo tenne occupato varj anni,
benché avesse in ajuto altri ufficiali dell'istituto istesso e e della marina;
indi, sino al 183o, attese al disegno e all'incisione delle dette carte,
ed a comporre le copiose note delle quali sono corredale, note che altrimenti
ordinate, e di molto ampliate, formano il suo Portolano del mare
Adriatico, che fu pubblicato nel 183o, e che ebbe gli encomj degli
intelligenti, e specialmente di una commissione di ufficiali della marina
austriaca presieduta dal contrammiraglio Accurti.
Il Marieni fu inoltre spedito al monte Baldo, a Fiume ed a Venezia per
coadjuvare alla determinazione della differenza di longitudine tra Milano
e Padova, e tra Padova e Fiume; dopo il 1830, si applicò alla costruzione di
una carta dell'Asia minore, dietro le osservazioni e descrizioni degli
ultimi viaggiatori più accreditati, che forma appendice alla gran carta della
Turchia pubblicata dall' Istituto, e compose inoltre la carta itineraria delle
Alpi occidentali, alla quale aggiunse, un gran foglio di supplemento per
estènderla sino a Parigi; finalmente, nel 1840, essendo occorso di misurare una
base in Ungheria presso Arad, il Marieni venne colà destinalo per
cooperare alle osservazioni astronomiche relative."
FONTI e LINKS di approfondimento
Per chi volesse approfondire l'argomento relativo alla storia della cartografia
in Italia ed all'estero, riportiamo qui di seguito alcuni articoli tratti
integralmente dall'eccellente sito
web
www.sullacrestadellonda.it,
sito interessantissimo e ricchissimo di notizie che ringraziamo e
del quale consigliamo la consultazione per qualsivoglia argomento legato al
mare.
ORIGINE
E STORIA DEL PORTOLANO
L'ISTITUTO
GEOGRAFICO MILITARE dell'I. R. STATO MAGGIORE AUSTRIACO
ISTITUTO
IDROGRAFICO DELLA MARINA MILITARE ITALIANA
http://www.sullacrestadellonda.it/indice.html
http://www.sullacrestadellonda.it/cartografia/italia.htm
http://books.google.it/booksid=lV9RAAAAcAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge
_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false
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